"Per fare un vestito ad Arlecchino ci mise una toppa Meneghino, ne mise un'altra Pulcinella, una Gianduia, una Brighella. Pantalone, vecchio pidocchio, ci mise uno strappo sul ginocchio, e Stenterello, largo di mano qualche macchia di vino toscano. Colombina che lo cucì fece un vestito stretto così. Arlecchino lo mise lo stesso ma ci stava un tantino perplesso. Disse allora Balanzone, bolognese dottorone: "Ti assicuro e te lo giuro che ti andrà bene li mese venturo se osserverai la mia ricetta: un giorno digiuno e l'altro bolletta!". GR |
lunedì 9 maggio 2011
carnevaleggiando
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